Pacina è un luogo con una lunga storia, agricola e non solo, che (ri)nasce all’inizio degli anni ‘70 quando due scienziati e attivisti-ecologisti decisero di trasferirsi nella fattoria di famiglia e di mettere in pratica le proprie idee di sostenibilità per la produzione di vino ed olio, nel rispetto della terra e della tradizione.
La storia del luogo porta le sue antiche radici etrusche nel nome stesso: Pācina, toponimo del luogo, deriva da Pacha - Pachna, il dio etrusco del vino.
Scambi Rurali ci ha portato ad incontrare Stefano e Giovanna, custodi di questi luoghi, dove producono vino seguendo i processi spontanei di fermentazione e di affinamento, con minimi interventi di cantina. Ma a Pacina si producono anche olio, cereali e legumi, rispettando l’ecosistema e di conseguenza garantendo l’integrità del prodotto e la salubrità del terreno.
PROGRAMMA
Ore 11
Escursione accompagnata da una guida ambientale per approfondire la storia del luogo attraversando a piedi le strade bianche che costeggiano i crinali del Chianti senese, per poi scendere nei sentieri di bosco dove la biodiversità vegetale e animale storicamente convive con le attività agricole umane.
Livello facile, 7 km – pranzo al sacco
Ore 15
Incontro con i produttori, visita alle cantine e assaggio dei vini di PACINA
Ore 16:30
Proiezione del documentario Resistenza Naturale, di Jonathan Nossiter, dove le immagini d'archivio si intersecano al racconto delle battaglie di alcuni viticoltori italiani a difesa delle tradizioni e di un'agricoltura più libera e rispettosa.
Resistenza Naturale
di Jonathan Nossiter
2014, durata 85'
Quattro viticoltori protagonisti della svolta dal vino naturale in Italia, hanno incontrato forti resistenze: non tutti credono nella loro lotta per un’agricoltura rispettosa delle ricche peculiarità agricole italiane ma anche economicamente sostenibile.
Intersecando immagini d’archivio della Cineteca di Bologna alle vicende agricole più attuali, Jonathan Nossiter usa la forza del cinema per rivelare le conseguenze nefaste di un sistema economico mondiale che minaccia la perdita del sapere antico legato alla terra e al rispetto dei suoi ritmi naturali.
Attraverso l’ironia e le parole toccanti dei protagonisti, il documentario offre degli esempi di resistenza gioiosa, che rendono ogni scelta di dissenso, un deciso atto di libertà.